Pathfinder

Pathfinder minaccia la supremazia di D&D

Pathfinder

Pathfinder è il gioco di ruolo fantasy basato sulle meccaniche di Dungeons & Dragons3.5 (e che un certo numero di appassionati ha ribattezzato quindi Dungeons & Dragons 3.75…) edito dalla Paizo Publishing che ha deciso di continuare a seguire, per così dire, tutti i giocatori scontenti dell’uscita della quarta edizione. Negli Stati Uniti è una collana molto popolare e ha avuto anche un’edizione francese, mercato ben più ampio e competitivo del nostro. Il manuale base, un enorme volume interamente a colori di ben seicento (!) pagine.

Nella crisi ormai generalizzata per il gioco di ruolo da tavolo è sempre piacevole segnalare eccezioni a questa (triste) tendenza. L’attesa edizione italiana di Pathfinder, la cui distribuzione è iniziata a gennaio 2010, ha ottenuto un successo di vendite davvero rimarchevole dal momento che il manuale base (con una tiratura dichiarata in mille esemplari) risulta esaurito dal distributore esclusivo, Giochi Uniti, dopo soli quattro mesi dalla sua uscita (fonti interne parlano di almeno 700 copie vendute in distribuzione più altre vendute dall’editore ai privati e a qualche altro distributore prima della chiusura dell’accordo di esclusiva). Il manuale base è già stato ristampato varie volte. Il successo innegabile di questo gioco basato sul motore di Dungeons & Dragons 3.5 è probabilmente insieme una delle cause e uno degli effetti di quello che per Dungeons & Dragons 4.0 è stato un successo limitato anche in altri Paesi europei (ad esempio la Francia).

Negli Stati Uniti (e non solo) è opinione diffusa che le vendite dei manuali della linea Pathfinder siano al livello di quelle della quarta edizione di Dungeons & Dragons se non in certi casi addirittura maggiori. Anche in Italia questo gioco ha ottenuto un sostanzioso consenso, pur colpito dai ritardi e da alcuni errori di traduzione poi (in gran parte) corretti nella ristampa del manuale base. Paizo Publishing ha deciso di cercare di competere con Dungeons & Dragons anche nel campo della conquista dei principianti e sta lavorando a una versione base del gioco con personaggi fino al 5° livello e una scatola apparentemente riempita il più possibile, scrive il sito EN World. Si tratta di un progetto ambizioso che mostra la grande crescita di questo editore e di questo gioco, il cui successo però sarà subordinato alla capacità di distribuire il prodotto in canali che non siano solo quelli tradizionali.

E’ una convinzione diffusa che ormai Pathfinder venda più di Dungeons & Dragons (DM Magazine si occuperà di questo argomento nel suo editoriale), come si può leggere da fonti autorevoli quali Icv2.com. Lisa Stevens, AD di Paizo (editore di Pathfinder) ha però espresso ufficialmente questa posizione in un intervento sui forum della stessa Paizo, subito notato dagli acuti osservatori di EN World che hanno prontamente rilanciato la notizia. La Stevens riferisce che i commenti dei distributori con cui la sua azienda lavora nei settori librario e ludico sono che il volume di vendite di Pathfinder supera quello di Dungeons & Dragons (naturalmnente però non sono possibili verifiche indipendenti sulle sue affermazioni).

Giochi Uniti ha annunciato a sorpresa il 1 dicembre 2011 l’acquisizione dei diritti di Pathfinder, il popolare gioco di ruolo basato sulla Open Game License di Dungeons & Dragons 3.5 e che negli Stati Uniti (ma non solo) è diventato così popolare da mettere in ombra anche la quarta edizione di Dungeons & Dragons. Wyrd Edizioni però non esce completamente di scena dal momento che rimane, a quanto si scrive nel comunicato, come responsabile della cura editoriale dei manuali che, a quanto si legge su GdR Italia, appariranno con il marchio Stratelibri. Questa acquisizione riporta un titolo fantasy di successo fra il catalogo dei giochi di ruolo, dal momento che Warhammer Fantasy Roleplay seconda edizione non può più essere seguito e della terza edizione in italiano per ora non si parla (ma se uscirà probabilmemnte verrà proposta in libri come si pensa di fare anche in altri paesi del mondo poco attirati dalla costosissima – ancorché spettacolare – formula ‘scatolone’ dell’editore statunitense). In attesa della ristampa del manuale base è facile pensare che le speranze degli appassionati vadano a uscite più regolari e anche a meno errori di produzione che in passato sono costati molto cari all’editore abruzzese.

 

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